Invito a tutti i soci e simpatizzanti del club del Triganino.
Oggetto: Giornata di studio
Con la presente sei invitato a partecipare alla riunione del club del Triganino Modenese, che si terrà il giorno Domenica 22\Maggio 2016 a Campogalliano presso l’abitazione dell’amico Mario Goldoni sita in via Levata n° 13, località Panzano, con ritrovo alle ore 9.00.
Inizio lavori ore 9.30 con:
- Discorso di circostanza del presidente.
- Visione bilancio rassegna 2015\16
- Asta di diverse coppie di triganini.
- Giornata su approfondamenti proporzioni misure e forma del Triganino.
- Il perché di tanto fermento attorno a questa Razza.
- Premiazioni rassegna 2015\16.
- Varie e nuove proposte.
- Super lotteria .
- Pranzo in sede con modico prezzo.
Mercatino: ogni socio o simpatizzante potrà portare al mercatino un numero di colombi a suo piacimento; ad ogni presente sarà consegnata una gabbia da mostra dove potrà inserire i suoi colombi. Tutti i proprietari dei colombi gestiranno le vendite, gli scambi, e possibili baratti a proprio piacimento. Mercatino deve essere sottointeso no comepulizia colombaia. Tutti in questa occasione possiamo trovare l’animale in grado di sistemare qualche accoppiamento un po’ particolare per la prossima annata.
I COLOMBI CON MANTELLI UN PO’ PARTICOLARI POSSONO ESSERE PORTATI IN QUESTA OCCASIONE E FATTI VISIONARE DI NOSTRI ALLEVATORI PIU’ ESPERTI, COMPRESI CONSIGLI PER EVENTUALI ACCOPPIAMENTI.
Si invitano coloro che intendono fermarsi per il pranzo a dare l’adesione al signor Novo G.Paolo cell. 3297960815--- 0425-931106. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.-entro e non oltregiovedi 19 maggio 2016. (grazie).
Vi aspettiamo numerosi (chi vuole può estendere l’invito alla moglie figli ed amici o conoscenti trascorreremo una giornata un po’ diversa.
COLORO CHE HANNO INTENZIONE DI PORTARE UNA O PIU’ COPPIE DI COLOMBI PER L’ASTA, DEVONO( possibilmente) DARNE CONFERMA AL SIGNOR NOVO G.PAOLO, SI PREGA DI PARTECIPARE CON COLOMBI CON ANELLO INAMMOVIBILE E DI BUONA QUALITA’. (GRAZIE)
Con i migliori auguri;
Per il club del triganino Modenese
Il segretario
Novo Giampaolo
Colombo Italiano
TRIGANINO MODENESE
Origine:
Antichissima razza di colombi, la cui origine si suppone risalga al XV secolo, allevata da molti secoli nella città di Modena (Emilia). Qui. fino all'inizio del 1900, era usata come messaggera su piccole e medie distanze, ma, soprattutto, era impiegata per un caratteristico gioco di volo. Non è possibile stabilire con precisione quali siano stati i suoi progenitori ma, con buona probabilità, si può dire che il Triganino sia stato selezionato attraverso incroci tra colombi indigeni e colombi di provenienza orientale, del tipo degli attuali colombi gallina; questo spiegherebbe anche la caratteristica forma del Triganino che, perciò, è chiamato anche "Barchette". Il nome "Triganino" deriverebbe a questo colombo dalla sveltezza e dalla grazia delle sue forme che lo fanno rassomigliare ad una tortora, il cui nome greco è, appunto, Trigon.
Impressione complessiva
Il Triganino è una tavolozza di colori, dalla forma elegante e dal temperamento vivace; ha taglia ridotta, è corto, tondeggiante, snello sui tarsi alti, ben equilibrato tra testa e coda, entrambe come richiamate dalla verticale di appoggio; si muove con prontezza ed agilità, ha volo rapido e cangiante. La sua lunghezza totale, dall'estremità del petto a quella della coda, è di cm. 23 circa nel Gazze (lo Schietto può essere leggermente più corto). La sua altezza è sempre inferiore alla lunghezza e comunque ben proporzionata al corpo.
Caratteristiche della razza
Testa: Proporzionata al collo, liscia, leggermente convessa, con fronte moderatamente saliente e nuca piena.
Occhi: Vivaci, con iride di un brillante color rosso arancio, più o meno vivo, in relazione al colore del mantello; contorni relativamente marcati e larghi, di colore carnicino chiaro.
Becco: Di media robustezza, sempre più corto della testa; misurato superiormente, dalla base fino alla punta, ha lunghezza compresa tra i 16 ed i 18 millimetri. La punta della mascella superiore si incurva leggermente in basso. Può essere di colore bianco roseo, grigio corno, nero, in relazione al colore del mantello. Deve essere sempre bianco roseo nei Sauri e nei Caldani, mentre può essere bicolore nei Magnani. Caruncole nasali piatte, poco sviluppate.
Collo: Pieno, portato verticalmente; il profilo posteriore è fortemente convesso nel terzo superiore, si fa concavo nel terzo medio e si affonda largo nel dorso nella parte inferiore; anteriormente si fonde con pienezza nel petto. La gola è ben delineata.
Petto: Largo, pieno, ben arrotondato; visto di profilo forma una linea ben arrotondata, senza interruzioni con l'addome.
Dorso: Non inclinato verso il basso, largo, corto ed affusolato.
Ali: Piuttosto corte: l'ala chiusa deve misurare cm. 21 circa di lunghezza dalla curva della spalla alla punta delle remiganti; le due ali aperte, da una estremità all'altra. misurano cm. 60 circa. Gli scudi alari sono ampi; le ali sono portate ben aderenti al corpo e ricoprenti il dorso; le punte delle remiganti sono portate sopra la coda, senza mai raggiungere l'orlo della coda stessa.
Coda: Corta, talvolta un poco larga ma compatta, portata leggermente inclinata verso l'alto, continua il profilo inferiore che, dall'addome alla coda, sfugge sempre più verso l'alto. La sua lunghezza è di cm. 9 circa.
Gambe: Piuttosto alto di posizione ed ardito nell'incedere; le gambe non devono essere tenute troppo diritte, ma risultano leggermente flesse all'articolazione del calcagno; da questa alla base del piede le zampe misurano circa cm 3 in lunghezza. Le cosce sono ben visibili, i tarsi, perfettamente nudi, hanno colore rosso vivo; il dito medio anteriore misura cm. 3 circa, il posteriore cm. 1,5 circa. Unghie del colore del becco: soltanto nei Magnani le unghie possono essere di colore diverso da quello del becco.
Piumaggio: Ricco, aderente morbido e liscio; risulta particolarmente abbondante nella parte posteriore dell'addome e attorno all'ano, dove, essendo anche un po' allentato, fa assumere a questa parte del corpo un profilo tondeggiante e pieno.
Mantelli della razza
La razza è suddivisa in due grandi gruppi principali: Schietti e Gazzi.
Schietto: "sciét", in dialetto modenese, significa non mischiato, puro, in riferimento al colore del mantello. Lo Schietto ha corpo totalmente colorato; è generalmente più piccolo del Gazzo.
Gazzo: è così detto per la somiglianza del suo disegno con quello della Gazza (Pica). Ha corpo bianco, con testa, ali, coda e sottocoda pigmentati. La linea di demarcazione della parte colorata, sulla nuca, dovrebbe arrivare all'altezza del contorno inferiore dell'occhio. Il Gazzo è generalmente un poco più grosso dello Schietto.
Il Triganino di Modena, fra tutte le razze di colombi, è certamente quella che annovera più colori; i colombicoltori modenesi, per aumentare il numero dei mantelli, hanno incrociato con il Triganino, nei secoli scorsi, altre razze di colombi di colore, europei ed orientali, selezionandone poi abilmente i prodotti, per riportarli alla forma della loro razza. Ogni varietà di mantello è presente sia nello Schietto che nel Gazzo. I mantelli della razza si possono dividere nelle seguenti categorie:
1) Unicolori: nell'ambito della sua distribuzione il colore è uniformemente uguale.
2) Vergati: lo scudo alare presenta due verghe, ben delineate, di colore vario ma sempre diverso dalla tinta di fondo dello scudo.
3) Variopinti: lo scudo alare presenta disegni di forma diversa e di diverso colore sulla tinta di fondo: a spalla, trigano, rospato, quadrinato, fioccato e puntato. Si prenda ad esempio un colombo nero variopinto di rosso; secondo il disegno rosso dello scudo alare si può definire nei seguenti modi:
A) Nero a spalla rossa: se il disegno rosso si estende a tutto o a buona parte dello scudo alare, nascondendo il colore di fondo.
B) Nero Trigano di Rosso: se il disegno sullo scudo alare è a macchie triangolari rosse, più frequenti sulle copritrici.
C) Nero Rospato: simile al mantello precedente con, in più, evidenti verghe nere sul colore di fondo.
D) Nero Quadrinato di rosso: le macchie rosse del disegno sono più grandi di quelle del Trigano di rosso.
E) Nero fioccato di rosso: se porta sulle copritrici piccole macchie rosse non di forma triangolare.
F) Nero puntato di rosso: se porta sulle copritrici dei semplici puntini o graffiature di colore rosso.
4) Frizzati: presentano lievi segni, di svariati colori, specialmente sulle remiganti e sulla coda (simili ad un segno tracciato con la matita). La frizzatura si presenta tanto sui vergati che sui variopinti.
5) Magnani: dal colore del grembiule dello stagnaro che lavora i diversi metalli. Il mantello ha colore di fondo chiaro, con o senza verghe sullo scudo alare. Tutte le penne delle parti colorate devono essere macchiate e possono esserlo in tutte le tinte della gamma del Triganino. In realtà, soltanto alcune decine di mantelli Magnani sono allevati con una certa frequenza. Per l'influenza di un particolare fattore cromatico ereditario, il colore del mantello si presenta scomposto nei suoi fattori di ammassamento, estensione, intensità e diluizione, con progressione cromatica nell'età, che si evolve in misura più intensa nei maschi che nelle femmine, su aree irregolari per dimensioni, forma ed intensità. Sono considerate di grande pregio macchie (dette comunemente "pezze") di varia forma ed estensione, di un colore più intenso o diverso da quello prevalente nella colorazione delle penne (molto pregiato il colombo che presenta la pezza su uno solo degli scudi alari. o su ambedue ma di colore diverso).
6) Zarzanelli: il pigmento, che può essere di qualsiasi colore, si manifesta soltanto sull'orlo della penna, per cui tutte le penne, chiare alla base, si colorano verso il bordo.
Elenco dei mantelli del Triganino e loro descrizione
(N.B.: ogni varietà di mantello è presente sia nello Schietto che nel Gazzo).
Sauro: rosso uniforme, simile al colore dei cavalli. Caldano: giallo carico, uniforme, simile al colore del tuorlo d'uovo. Nero: uniforme, carico e lucido. Nero con verghe: bianche, rosse o gialle. Nero variopinto: in tutti i disegni dei variopinti, nei medesimi colori delle verghe del nero vergato. Nero rospato: è un nero con disegno a macchie rosse sulle copritrici e sulle secondarie delle ali. Deve avere la verga nera. Maltinto: nero opaco uniforme. Maltinto con verghe: nere intense, bianche, rosse, gialle. Maltinto variopinto: in tutti i disegni dei variopinti, nei medesimi colori del Maltinto con verghe. Bigio (blu) con verghe: nere, bianche, rosse, gialle. Bigio (blu) variopinto: in tutti i disegni dei variopinti, nei medesimi colori delle verghe del bigio vergato. Rosso: color terracotta, a coda chiara con bordo piombo chiaro. Schiavone: (comunemente detto "sgiavone") è rosso mattone. con coda grigiastra sfumata di rosso, con bordo nerastro o bianco. Non ha alcun pregio. Covro: così detto dal colore dell'uva covra; ha spalla color castagno o mogano. sul colore di fondo più scuro, con coda ed apice delle remiganti bigio scuro. L'orlo della coda è nero. Trigano di covro: presenta sulla spalla un disegno a macchie triangolari castagno o mogano, su colore di fondo grigio piombo scuro. Dorato: a spalla giallo oro su colore di fondo grigio terreo, con apice delle remiganti e orlo della coda grigio plumbeo. Trigano di dorato: presenta sulla spalla un disegno a macchie triangolari giallo oro, su colore di fondo grigio terreo; l'orlo della coda è grigio plumbeo. Pietra rossa: colore rosso molto carico, tendente al brunito, uniforme. Pietra scura: bruno oliva uniforme, più intenso sulle remiganti e sulle timoniere. Pietra scura con verghe: nere, bianche, rosse, gialle. Pietra scura variopinto: in tutti i disegni dei variopinti nei colori bianco, rosso, giallo. Pietra chiara con verghe: colore terreo molto chiaro (caffè latte); può avere verghe rosse, gialle o bianche; se ha la verga rossa la banda sulla coda è del colore delle verghe; se ha la verga gialla o bianca la testa e la coda sono color bigio chiaro, mentre la banda della coda è più scura. Pietra chiara variopinto: può essere trigano di bianco, di rosso o di giallo. Monaro o mugnaio: ha la testa e la parte anteriore del corpo color piombo lattata con sfumature vinate; lo scudo alare è azzurrognolo infarinato, le remiganti e le timoniere sono più sbiadite. Monaro con verghe: sulla tinta fondamentale si aggiungono le verghe rosse. Monaro frizzato (con o senza verghe rosse ): ha spruzzature o macchiette nerastre o nere sparse su tutte le parti colorate. Monaro sanguigno: nella tinta fondamentale il rosso è più intenso. Monaro del grano: ha tinta prevalentemente piombo lattata o azzurrognola, con testa azzurrognolo vinata, remiganti e timoniere più sbiadite. Può avere verghe bianche, rosse o gialle. Biscione: blu scuro a coda orlata di nero, con le copritrici delle ali sfumate di scuro sul bordo, il che dona all'ala l'apparenza delle squame di una biscia; può avere verghe bianche, nere, rosse, gialle. Sgurafosso: così detto perché ha colore simile al fango dei fossi; è di colore cenerino plumbeo più o meno scuro, uniforme o con fascia terminale della coda più scura. Ha sull'ala soffusioni rosee se il mantello presenta verghe gialle o rosse, mentre lo scudo alare è più cenerino se porta verghe bianche. Sgurafosso con verghe: bianche, rosse, gialle. Sgurafosso variopinto: trigano di bianco, di rosso o di giallo; questo mantello ed il precedente presentano, talvolta, frizzature di altro colore. Brodoceci: somiglia al colore dell'acqua in cui sono stati cotti i ceci; ha ali azzurrognole con sfumatura rossa, remiganti rossastre con punta scura e coda bigia orlata in rosso con fascia terminale più scura. Pietra bianca: giallo chiaro con verghe gialle di tinta più intensa; coda chiara con o senza bordo velato di giallo; può avere, raramente, frizzature di altro colore sulla spalla. Pietra marmo: color caffè latte chiarissimo (perla), a spalla leggermente squamata o puntata di giallo; assume la denominazione di Pietra marmo antica se la colorazione di fondo tende al Pietra scura, con verghe nere. Può presentare verghe gialle o anche spalla gialla. Giuggiola: color marrone rossiccio, il più uniforme possibile, della tinta dell'omonimo frutto; è conosciuto esclusivamente nei Magnani. Persichino: color rosa fior di pesco. Cenerino: color grigio cenere. Anche questi ultimi due mantelli sono conosciuti esclusivamente nella categoria dei Magnani. Solfanino o Zolfanello: bigio scuro plumbeo, mischiato a bianco, uniforme o anche frizzato di nero. Solfanino con verghe: rosse, gialle o bianche. con o senza frizzature nere. Solfanino variopinto: a spalla rossa o gialla, con o senza frizzature nere. Rospo: macchiato, con mescolanza, il più regolare possibile, di nero, di rosso e di bianco; risulta pertanto tricolore. Varazzo: tutte le penne del mantello, di colore nero, devono essere orlate di bianco. Pennafurba: ha spalla color giallo crema perlaceo, con verghe gialle; la striscia terminale della coda e la punta delle remiganti sono cenerine; sulla spalla e nella coda può presentare delle frizzature. Smagliato: color grigio terreo, con macchie a squame gialle sulle copritrici; ha verghe gialle e, talvolta, bianche; la coda è orlata di scuro. Trigano di smagliato: presenta sul mantello color grigio terreo macchie gialle più accentuate e più frequenti. Uccello: ha colore di fondo cenerino scuro, con spalla bianca, rossiccia o gialla, sulla quale ogni penna è orlata di grigio; le punte delle remiganti sono nere, la coda ha fascia terminale nera. Bianco: unicolore; non ha alcun valore.
Colore e disegno
I Gazzi devono avere disegno ben delineato, con contorni netti, senza sbavature; gli Schietti unicolori devono avere tonalità uniforme su tutto il corpo. Tutti i colori devono essere brillanti; i soggetti con verghe devono avere verghe ben delineate e relativamente larghe; i variopinti devono avere disegno a macchie il più possibile regolare e ben distribuito. Nei Magnani sono considerate di grande pregio macchie o "pezze" di varia forma ed estensione, di colore più intenso o, meglio, diverso da quello di fondo. È preferibile che la pezza sia localizzata su uno solo degli scudi alari, o su ambedue gli scudi, purché di colore diverso.
Gravi difetti
I difetti del colombo Triganino possono suddividersi in:
1) Difetti di típo: corpo di aspetto massiccio, troppo grosso, troppo lungo, troppo stretto; fronte troppo sfuggente; scudo alare stretto; dorso e coda portati bassi; gambe troppo corte; posizione troppo bassa.
2) Difetti di conformazione: petto e dorso insufficienti; piumaggio secco e scarso; coda bipartita o troppo larga.
3) Difetti di disegno: un Triganino con un disegno corretto si definisce legittimo"; la superficie pigmentata non deve presentare penne, o chiazze di penne, bianche e, viceversa, nelle zone bianche non devono presentarsi penne, o chiazze di penne, colorate; qualora ciò non accada il Triganino si definisce "illegittimo", cioè difettoso per quanto riguarda il disegno.
Terminologia di illegittimità:
un Triganino si definisce:
— "Brinato" se ha piume bianche sulla testa colorata;
— "dal fiocco" se ha piume colorate sul collo bianco;
— "intricato" se ha piume colorate sul petto bianco;
— "dalla barba" se ha piume colorate su gola e/o collo;
— "dalla frappa" se ha piume bianche su petto colorato;
— "dalla cappetta" se ha piume bianche sulla spalla;
— "codronato" se ha piume colorate su dorso bianco:
— "dai venti bianchi" se ha remiganti o timoniere bianche;
— "dalla braghetta" se ha piume colorate sulle cosce;
— "dal calzone" se ha piume colorate sui metatarsi.
4) Difetti di colore: vessillo vuoto di colore in prossimità della rachide, piume bianche sul dorso negli Schietti, colore sbiadito, sia uniformemente che a chiazze, negli unicolori Gazzi e Schietti (tale difetto si può riscontrare anche nel colore delle verghe e delle macchie che compongono il disegno alare dei variopinti).
5) Difetti di mantello: sono difetti propri di alcuni mantelli, per esempio l'orlatura scura nelle verghe dei soggetti Pietra chiara con verghe; i soggetti Gazzi Magnani hanno, assai frequentemente, mascherina insufficiente o mal delineata e occhio bicolore, o con iride macchiata di scuro; tali difetti, per i suddetti mantelli, sono solo scarsamente penalizzati nel giudizio se i soggetti che li presentano hanno caratteristiche di mantello e di colore molto rare e ricercate.
Schema di valutazione
Impressione complessiva - colore - disegno - conformazione - posizione e portamento - testa e becco - occhi - ali - coda - zampe.
Diametro dell'anello: 7 mm.